Nelle scuole difficili si insegnano canestri <<per gli emarginati>>
La Milano Basket Stars è la realtà di riferimento del basket femminile per il Sud della città.
La prima squadra milita in serie B e negli ultimi 4 anni per due volte ha sfiorato l’A2 arrivando in finale.
Anche l’attività giovanile è febbrile ma al fianco della società principale c’è una Onlus. Si occupa di portare il basket nelle scuole dove ci sono molti bambini che vivono l’emarginazione quotidianamente sulla loro pelle.
<<Siamo andati nell’Istituto Filzi di via Ravenna, in una situazione di forte degrado – racconta Maurizio Tonella, vicepresidente della MBS e presidente della Onlus Mini Basket Stars -. Le iscrizioni in poco tempo erano passate da 400 a 100. Molti genitori dicevano che era “la scuola dei neri, la scuola dei rom” e mandavano i figli da altre parti. Si stava formando un ghetto nel ghetto. Noi abbiamo chiesto in concessione la palestra e improvvisamente si sono iscritte ben 27 bambine al corso gratuito di basket. Vedere questa partecipazione è una gioia più grande che vincere un campionato>>.
La Fondazione Laureus ha permesso di allargare il raggio d’azione: <<Abbiamo provato a portare in palestra i 20 ragazzini più problematici della scuola. Il primo giorno non siamo riusciti a fare niente. Li inseguivamo perché scappavano, li dividevamo perché si picchiavano. Le cose poi sono migliorate ma sono tante le situazioni difficili: è capitato che una madre si scordasse di venire a prendere i due figli>>.
La parola d’ordine è sempre inclusione: <<Non si può lasciare il basket solo a chi può pagarselo. E’ un’attività che può togliere i ragazzi dalla strada. Spesso vagano sui marciapiedi perché a casa danno fastidio, o non c’è posto. Sono realtà dove non c’è niente: lo sport insegna a rispettare le regole, le diversità e crea senso di appartenenza. La nostra è una goccia, ma per noi è importante dare un esempio positivo>>.
Articolo del “Corriere della Sera – Buone Notizie” di Michele Gazzetti
Pagina 13 di Martedì 12 novembre 2019